2 Preoccupazioni che ci complicano la Vita

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Analizzarle per Superarle con una Meditazione Semplice e Praticabile Ovunque

Chissà quante informazioni abbiamo cercato Online o sui Libri per tentare di allontanare le nostre preoccupazioni…però probabilmente nulla ha fatto davvero presa su di noi!

Abbiamo accumulato confusione che non ci ha permesso di valutare con attenzione il sistema migliore per affrontarle e ben poco siamo riusciti ad utilizzare per lo sviluppo della nostra saggezza. Eppure sembra così semplice! Pensiamo : “io so benissimo ciò di cui ho bisogno!!” Proviamo a comprendere innanzitutto un concetto fondamentale : da chi o cosa provengono i nostri pensieri “disturbanti”?

Chi ha creato cosa?

Le auto che inquinano l’ambiente, i Social Network, cosa altro sono se non la materializzazione di un pensiero: qualcuno, un giorno, ha inventato un sistema di trasporto più veloce o una modalità per condividere foto o idee più efficiente e questo ha condotto alla realizzazione di qualcosa di materiale. Semplice, no? Ogni problema, opportunità innovazione tecnologica che incontriamo sul nostro cammino non è altro che la trasposizione di un pensiero, di una idea.

Con il medesimo meccanismo, le preoccupazioni che ci affliggono non sono altro che il prodotto di una causa ben precisa : la nostra mente ed il modo in cui essa percepisce la realtà circostante e gli avvenimenti che toccano il nostro vissuto.

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Proviamo adesso a schematizzare quelle che si possono definire 2 delle preoccupazioni più comuni ad ognuno di noi

#1 – Sentirsi Felici nel ricevere beni materiali o infelici per il contrario

E’ cosa ovvia che faccia piacere ricevere regali ed è anche buona educazione dimostrare gratitudine a chi ci ha donato qualcosa. Ma siamo certi che il semplice “sentirsi felici” non porti, nel tempo, all’aspettarsi sempre qualcosa da qualcun altro? Pertanto non è necessario estremizzare reagendo in modo negativo quando si è oggetto di attenzione da parte di qualcuno che ci dona qualcosa, basta accettare con equilibrio e gratitudine pensando con consapevolezza che la vita è fatta di alti e bassi. Di contro, quando si affronta un periodo della vita in cui ci sentiamo “dimenticati” da tutti, basta pensare, compiendo ovviamente un certo sforzo, che esso avrà una durata limitata e, come quello positivo, si andrà ad esaurire.

management

#2 – Sentirsi infelici perché non si ricevono gratificazioni

Anche in questo caso basta riflettere in modo un pò più ampio: quanto davvero facciamo dipendere dagli altri il nostro stato d’animo? Così come riteniamo impossibile che qualcuno entri nella nostra mente e ci comprenda fino in fondo, allo stesso modo non possiamo pretendere di orientare verso di noi le lodi o gratificazioni di un collega, un superiore in grado o, per quanto duro possa apparire, di una persona cara. Per quanti sforzi si possano fare, sul lavoro e nella vita privata, è necessario avere consapevolezza che crearsi aspettative è una pozione che avvelena la nostra mente. E’ opportuno dare quindi il giusto peso alle attenzioni o gratificazioni che vengono dagli altri (positive o negative che siano) costruendosi una certezza interiore del proprio valore. Di contro (perché fortunatamente avviene) cogliere con il giusto equilibrio i complimenti o le attenzioni di qualcuno a cui teniamo o del nostro capo, gustandoci il momento propizio.

Facciamo insieme una Meditazione

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Bene, sediamoci comodi per un attimo e regoliamo il respiro equilibrandolo affinché sia naturale. Socchiudiamo gli occhi.

Proviamo adesso ad immaginare di galleggiare su una nuvola che fluttua sopra i tetti della nostra città. Da quella posizione privilegiata osserviamo le persone che si trovano sotto di noi, come conducono le loro esistenze. Non osserviamoli con atteggiamento critico, ma dal punto di vista della nostra esperienza e della nostra comprensione. Notiamo come siano tutti così indaffarati ognuno nelle proprie attività : chi raggiunge il proprio ufficio, chi corre a prendere il treno, chi accompagna i bimbi a scuola e chi ancora, camminando, non distoglie lo sguardo la proprio smartphone. Proviamo a scrutare anche i loro sguardi corrucciati, ognuno afflitto da preoccupazioni o scadenze oppure ancora semplicemente assenti. Ognuno sembra dominato dai propri pensieri e difficilmente troveremo una persona che ci trasmette serenità ed un senso di equilibrio interiore.

Prendiamo adesso in considerazione la nostra vita. Come è stata fino ad ora? Quanto differenti siamo da tutte le persone che, dall’alto della nostra nuvoletta, stiamo osservando? Se già abbiamo provato a meditare, in treno, in autobus, in auto o comodamente a casa nostra…anche durante la meditazione, quante volte la nostra mente è stata affollata dalle preoccupazioni?

Basta questa semplice Meditazione, che altro non è che un momento di Riflessione un poco più accurato, per prendere maggiore consapevolezza di sé.

Provate a farlo e, se vi va, datemi un vostro parere nei commenti o inviandomi una mail.

Guglielmo Margio

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