…che può aiutarti a conoscere meglio le tue emozioni. Mi capita spesso di rispolverare alcuni testi con la voglia di trovare spunti per sviluppare meglio la mia consapevolezza. Aiuta a riflettere ed a conoscere più approfonditamente i propri limiti. Grande aiuto si ottiene dai libri, e sulle Storie Zen ce ne sono davvero tanti. Io ne consiglio 2 in particolare : “La Tazza ed il Bastone” e “101 Store Zen“. Adesso ti chiedo solo pochi minuti per leggere questa storia, se ti sarà piaciuta condividila come meglio credi poiché anche altri potrebbero trovarla utile. Quindi buona lettura!
Il Samurai ed il Maestro Zen
Si narra in un’antica leggenda giapponese di un samurai davvero bellicoso che volle incontrare un Maestro Zen per avere alcune spiegazioni sui concetti di Paradiso ed Inferno. Il Samurai, una volta trovatosi davanti al Maestro, chiese con atteggiamento di sfida: “Spiegami, se ne sei capace, la differenza tra Paradiso ed Inferno!”. Il Maestro guardò con disprezzo il Samurai e replicò: “Sei solo un rozzo villano; non perderò il mio tempo prezioso con uno come te!”. Sentendosi offeso ed attaccato nel suo stesso onore il Samurai si infuriò e sguainata la spada gridò; “Potrei ucciderti per la tua impertinenza!”
“Ecco” replicò il Monaco con grande calma “Questo è l’Inferno”.
Riconoscendo che il Maestro diceva la verità sulla collera che lo aveva pervaso, il Samurai, colpito nel suo intimo, si calmò, ringuainò la sua grande spada e si inchinò, ringraziando il Monaco per la grande lezione.
“Ecco” disse allora il Maestro Zen “questo è il Paradiso”.
Il Risveglio del Samurai
L’improvviso risveglio del Samurai e il suo aprire gli occhi sul proprio stato d’animo, sulla propria agitazione e collera, dimostra quanto importante sia il comprendere che c’è una grande differenza tra l’essere schiavo di una emozione e il diventare consapevole del fatto che essa ti sta travolgendo.
Adesso prova a dedicare a te stesso qualche minuto…
Poiché per quanto ti sembrino scontati alcuni atteggiamenti ed alcune reazioni che provi davanti a situazioni o persone, sappi che spesso non è proprio così. In che senso? Socrate, esattamente “alcuni” anni fa, consigliava : “Conosci te stesso”. La chiave di volta dell’intelligenza emotiva fa proprio riferimento a questo: la consapevolezza dei tuoi sentimenti nel momento stesso in cui si presentano. Essere bravi ad andare sino alla sorgente delle nostre travolgenti emozioni. Non è per niente facile e per primo io stesso ho enormi difficoltà a raggiungere la “famigerata” fonte. Serve tanta applicazione e voglia di introspezione. E con la vita di tutti i giorni non è così semplice. Non è vero? 😉
Comunque un piccolo consiglio mi sento di scriverlo: prova a riflettere solo alcuni secondi e rispondere molto onestamente a questa domanda: quante volte avresti voluto “tornare indietro” dopo aver risposto in un certo modo o agito in maniera scomposta? Bene, questa è la semplice dimostrazione che, utilizzando la consapevolezza, ci si può fermare un attimo prima piuttosto che aver voglia di “tornare indietro”.
Sei anche tu buddhista per caso?
Per questo mi piace “giocare” con questa definizione. Come vedi non è necessaria l’appartenenza ad una religione, basta “inciampare per caso” anche in una storia, in un Blog, in un Libro o nelle parole di amici particolarmente tranquilli ed “illuminati”, per ottenere un minimo di consapevolezza in più, fare un passo in avanti verso una migliore qualità della propria vita ed avere rapporti con gli altri più equilibrati.
Spero che questa breve storia Zen ti sia piaciuta e ti aspetto al prossimo Post.
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Ciao da Guglielmo…un buddhista per caso.
Foto del post scaricate da Unsplash.com
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