L’Arte di Non Aver Paura.

Costruire con costanza frammenti di coraggio.

Si impara gradualmente a non avere paura, non è solo una dote innata. E’ innegabile che alcune persone abbiano la caratteristica di essere più temerarie di altre, ma potrebbe essere un patrimonio genetico tramandato nei secoli da antenati che hanno superato ostacoli. L’avere paura tocca ogni corda del vivere quotidiano, uno strumento di preservazione della propria incolumità che ha origini antiche. Dalle caverne a oggi si è imparato a difendersi dai pericoli, da una tigre a zanne sino alle bombe della grande guerra.

Oggi non ci si rintana più negli antri di una caverna o in un rifugio, ma dietro schermi televisivi o illuminati da smartphone sotto le coperte prima di dormire. Si accede a realtà virtuali con un tocco agitandosi dietro notizie o immagini che spingono ad aver paura pur di guadagnare un clic o una condivisione. La paura degli altri genera soldi. Non incentivare gli altri ad aver coraggio porta frutti di successo politico in una spirale senza fine: se la tecnica ha funzionato, si continua ad alimentare la paura pur di mantenere il risultato ottenuto.

Nel quotidiano ci si può esercitare a non aver paura. Prevedere di ammazzarsi buttandosi giù da un grattacielo senza un paracadute non è paura, è buonsenso. Sviluppare coraggio non significa affatto essere incoscienti, non ha nulla a che vedere con la mancanza assoluta di intelligenza. Non aver paura è un’altra cosa.

Significa semplicemente non dare per scontato l’esito di una azione, non avere la presunzione di prevedere ciò che accadrà una volta superate le barriere dei timori. Significa avere il coraggio di lasciar andare o di lasciarsi andare, entrare nel flusso degli eventi e non irrigidirsi davanti all’impermanenza degli eventi della vita. Sciogliere i muscoli e riscaldarsi come un atleta davanti ad una difficoltà, quindi lanciarsi per provare a superare gli ostacoli.

Si impara ad aver coraggio ed è necessario insegnarlo a chi amiamo, per dare strumenti a supporto delle sfide. Come un’eredità preziosa e guadagnata sul campo giorno per giorno, l’arte del non aver paura va preservata e sviluppata. Essere come spugne ed imparare da chiunque, da storie di gente comune e da chi è fuori dagli schemi ed eccelle, da persone anziane e da bambini. Non esiste App o Software che possa insegnarlo, non c’è programma televisivo che tenterà mai di celebrarlo: non conviene.

Vivere nella paura che qualcosa non funzioni, che un amore o un’amicizia ci possa deludere, che una scelta possa avere gli esiti non sperati, fa vivere a metà. Ma se fossimo nati per non rischiare probabilmente saremmo ancora rinchiusi in una caverna, nella speranza che fuori non passi una tigre.

Al prossimo Post.

Guglielmo Margio.

Dedicato ai mia figlia Giulia che a soli vent’anni mi ha donato insegnamenti di coraggio.

Foto dal sito Unsplash.com

Libro Consigliato : “Paura” di Thich Nhat Hanh di Macro Edizioni.

6 commenti Aggiungi il tuo

  1. astrorientamenti ha detto:

    Buongiorno a te
    e … tutto bellissimo,
    parole, considerazioni, pensieri
    grazie per la condivisione,
    Monica 🙂

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    1. Guglielmo Margio ha detto:

      Ciao Monica e grazie per il commento 👋😁

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    2. prosperinacatania ha detto:

      Totalmente d’accordo. Passo dopo passo si impara ad essere coraggiosi. Anche se io sono una fifona lo ammetto, molte paure le ho superate grazie al fatto che mi sono messa in gioco e non mi sono rinchiusa nella caverna come scrivi tu, altrimenti si rischia di non vivere la vita.

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  2. Chef V. ha detto:

    Meraviglioso post 😉👌 Grazie per aver condiviso!

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  3. Guglielmo Margio ha detto:

    Grazie mille per il tuo commento

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